Ducati Multistrada: tutti i modelli dal 2003 a oggi

Ducati Multistrada: tutti i modelli dal 2003 a oggi

Approfondimenti e prove della Ducati Multistrada, dalla prima 1000 DS firmata Pierre Terblanche alle ultime versioni di oggi.

In questo articolo vediamo tutti i modelli della Ducati Multistrada, ripercorrendo la storia della Sport Tourer di Borgo Panigale e fornendo i collegamenti alle prove e agli approfondimenti presenti su cuoredemo.com. Il contenuto è in continuo aggiornamento, con l’intento di restare al passo con le novità e integrare l’elenco con ulteriori capitoli.

Con la Multistrada, Ducati inventò nel 2003 una nuova tipologia di moto con un modello che faceva della versatilità, da qui il suo nome, il suo punto di forza; da sempre, infatti, una Multistrada è capace di affrontare ogni tipo di strada, adattandosi ai vari percorsi, con una forte personalità, un comfort da moto turistica, ma, allo stesso tempo, con prestazioni da sportiva.

Tutte caratteristiche che si sono via via evolute e rafforzate, fino a proporre, con le versioni più recenti, moto effettivamente polivalenti; questo grazie anche all’introduzione, nel 2010, del motore quattro valvole e di un’efficiente gestione elettronica con i famosi quattro riding mode.

Al pari del fenomeno Monster, quindi, anche la Multistrada ha avuto la capacità di rompere con i soliti schemi, presentandosi sul mercato come qualcosa di effettivamente nuovo, coniugando in una sola moto un’impostazione da enduro stradale con un’anima sportiva tipicamente Ducati.

Una moto senza compromessi che, fin dal primo modello designato da Pierre Terblanche, non ha certo la caratteristica di poter piacere a tutti, perché è una proposta innovativa, di grande personalità che ha aperto un nuovo segmento di mercato.

Una scommessa coraggiosa, quindi, ma anche molto riuscita se contiamo gli anni della sua permanenza nel listino, pur con le ovvie modifiche dovute alle varie evoluzioni per prestazioni e dotazioni, ma identici nel perseguire lo spirito e la filosofia di quel primo prototipo presentato al Salone di Milano del 2001 che fece tanto discutere e che sembrò un semplice esercizio di stile, qualcosa da relegare fra i tanti progetti che poi non verranno mai alla luce.

Di luce, invece, la Multistrada ne ha vista tanta, come testimoniano la passione e la soddisfazione delle migliaia di appassionati che hanno avuto la fortuna di guidarla per le strade di tutto il mondo.

Ducati Multistrada 1000 DS – 2003

“La Multistrada rappresenta una nicchia completamente nuova. Unisce le prestazioni e il design di una moto sportiva alla flessibilità e alla praticità di una moto stile Enduro”.

Con queste parole David Gross, allora Direttore Pianificazione Strategica di Ducati, presenta a Intermot 2002 la nuova e coraggiosa proposta di Ducati. La matita è quella di Pierre Terblanche e disegna forme che ancora oggi fanno parlare di sé, ma, design a parte, la Multistrada 1000 è una moto con una dotazione tecnica di prim’ordine, a partire dalle sospensioni e un gran bel motore: il Desmodue 1000 a doppia accensione.

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Le versioni di questo primo modello sono la 1000 DS e la 1000S DS, con sospensioni Öhlins identiche a quelle montate sulla 999 S e altri elementi racing.

Vai alla monografia della Ducati Multistrada 1000

Multistrada 620 – 2005

La Ducati Multistrada 620 è equipaggiata con il Desmodue 618 cm³, certamente meno brillante di quello montato sul primo modello del 2003, ma in grado di sostenere progetti turistici anche impegnativi, vedi l’incredibile viaggio di Paolo Pirozzi attraverso l’Asia.

La differenza estetica maggiore rispetto alla 1000 è senz’altro il forcellone, in questo caso un classico bibraccio, realizzato con la tecnologia Hydroforming. La 620 ha perso anche il polmone sotto al motore, probabilmente inutile vista la piccola cilindrata.

Con i suoi 183 chilogrammi, 13 in meno della 1000, la piccola Multi è ancora più equilibrata, e la maneggevolezza migliorata. La cura dimagrante coinvolge anche il serbatoio, cinque litri in meno, ma in grado comunque di garantire una buona autonomia, visti i 15 litri di tenuta e i consumi non eccessivi. 

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Ducati Multistrada 1100 – 2007

Otre al motore da 1100 cc due valvole con raffreddamento ad aria, la Multistrada 1100 presenta un diverso fissaggio elastico del manubrio che garantisce un miglioramento del comfort di guida, un nuovo scarico Euro 3 e software ad hoc per il cruscotto multifunzione.

È la prima Ducati a montare il 1100 DS, che in questo caso specifico non fornisce un importante aumento di potenza rispetto alla 1000, ma riempie l’erogazione in basso con tanta coppia in più.

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Anche in questo caso accanto alla versione base c’è la Multistrada 1100S DS, che si contraddistingue per il parafango anteriore e le cartelle copricinghie in fibra di carbonio, il manubrio in lega di alluminio a sezione variabile, oltre che per le sospensioni Öhlins derivate dalle Superbike Ducati.

Vai alla monografia della Ducati Multistrada 1100

Multistrada 1200 – 2010

La Ducati Multistrada 1200 fa prima apparizione al Salone di Milano del 2009. C’era grande attesa per questo modello e Ducati non ha disatteso le aspettative, presentando un modello che è un in realtà un nuovo concetto di moto: i riding mode, e le sospensioni elettroniche fanno la loro prima apparizione su questa Multi e le linee, lontane da quelle poco digerite dai più della prima serie, si fanno aggressive ed eleganti.

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Uno scenario assolutamente fuori dal comune quello in cui si è svolta la presentazione della Multistrada 1200, l’isola di Lanzarote.

Il motore, che rappresenta una novità assoluta nell’ambito delle Ducati di serie, per la presenza del cosiddetto ride by wire, è il Testastretta 11° da 1198 cc che, in modalità sport, eroga 150 Cv a 9250 giri, mentre la coppia è di 12,1 Kgm a 7500 giri.

Le versioni della Multistrada 1200 sono la base e la S, che monta sospensioni Öhlins con sistema DES (Ducati Electronic Suspension)e ABS di serie.La S è proposta negli allestimenti Sport, con alcuni accessori in fibra di carbonio e Touring, con borse laterali,  manopole riscaldate e cavalletto centrale.

Prova della Multistrada 1200S MY 2010

Prova della Multistrada 1200S Touring MY 2010

Multistrada 1200 – 2013

A Bilbao viene presentata la Ducati Multistrada 1200 MY 2013, che non fa apparire improvvisamente vecchia la precedente, ma pone sul piatto della bilancia contenuti ancora più ricchi e interessanti, sulla base di un’indagine condotta presso i possessori della Multistrada MY 2010. Ducati ha migliorato il lato turistico della moto, mettendo molta tecnologia al servizio del comfort di guida e della sicurezza con il DSP (Ducati Safety Pack, che comprende  l’abs e il controllo elettronico della trazione).

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Per la Multistrada 1200 Model Year 2013, la Casa di Borgo Panigale ha previsto quattro versioni: la Base (non presente in foto), la S Touring, la Pikes Peak e la Gran Turismo.

Le novità più importanti sono il sistema Skyhook Suspension, l’abs Bosch 9ME di ultima generazione e il Testastretta 11° DS.

Per la Multistrada 1200 Model Year 2013, la Casa di Borgo Panigale ha previsto quattro versioni: la Base (priva del sistema Skyhook), la S Touring (che in configurazione MY 2010 è stata la più venduta), la Gran Turismo (provvista di gomme specifiche, fari supplementari, manubrio più alto, plexiglass ulteriormente maggiorato, protezioni per il motore e top case) e la Pikes Peak (con vari pezzi in carbonio, tra cui il parabrezza basso, cerchi Marchesini di disegno analogo a quelli della 1199 Panigale e kit composto da impianto di scarico Termignoni a singola uscita e centralina dedicata).

Prova della Multistrada 1200S MY 2013 in allestimento Touring

Ducati Multistrada 1200 MY15

La Multistrada 1200 del 2015 fa un deciso passo avanti, con il Testastretta DVT e tanta, tanta elettronica.

La moto vanta 160 Cv di potenza e 136 Nm di coppia, quindi c’è materiale per divertirsi, ma grazie all’elettronica raffinata e al nuovo motore, la guida turistica e rilassata è quella che trae maggiori benefici dalle numerose novità introdotte.

L’ABS diventa “cornering”, con un incremento in termini di sicurezza di frenata anche a moto piegata o con fondo particolarmente infido, poi DTC, DWC, sistema hands free per l’accensione, cruise control e ovviamente i quattro riding mode. 

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Le chicche tecnologiche (non tutte disponibili sulla versione base) sono veramente molte e di altissimo livello, ma la novità più importante è l’introduzione della piattaforma inerziale IMU (Inertial Measurement Unit) che svolge il compito di cabina di regia nella complicata rete di componenti, tra sensori, attuatori e centraline. 

Prova della Multistrada 1200 MY 2015 

Multistrada 1200 Enduro – 2016

La Enduro utilizza lo stesso telaio della Multistrada 1200, affiancato però da un nuovo forcellone bibraccio. Il motore è sempre il Ducati Testastretta DVT (Desmodromic Variable Timing) da 160 cavalli omologato Euro 4 e dotato di un nuovo sistema di scarico.

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Grazie ai quattro Riding Mode (Enduro, Touring, Sport e Urban), la Enduro è una vera multibike, ampliando ancora di più il concetto di versatilità di impiego tipico della famiglia Multistrada.

Prova della Multistrada 1200 Enduro

Ducati Multistrada 950 – 2017

Così come successe per la Ducati Multistrada 1000, che fu seguita dal modello da 620 cc, più accessibile e meno impegnativa, anche per la Multi 1200, anche se con un po’ più di calma, arriva la sorella minore.

Ad equipaggiarla è il bicilindrico Testastretta 11° di 937 cc che ha debuttato nel 2106 sulla Hypermotard 939, capace di erogare 113 Cv a 9000 giri in modalità Sport e Touring , mentre in Urban ed Enduro si ferma a 75 Cv.

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L’ ABS Bosch, regolabile su tre livelli, e del controllo della trazione DTC, regolabile su otto livelli formano il Ducati Safety Pack, compreso nella dotazione di serie. I 4000 euro di risparmio sul prezzo d’acquisto rispetto alla 1200 lasciano fuori però il sistema IMU e con lui l’ABS cornering e le sospensioni semi-attive Skyhook.

Per quanto riguarda le sospensioni troviamo una forcella regolabile Kayaba con steli rovesciati da 48 mm (la stessa della 1200 Base, ma con una diversa taratura) e un ammortizzatore Sachs, anch’esso completamente regolabile.

Sono quatto gli allestimenti proposti: Touring, che prevede il cavalletto centrale e le borse laterali,  Sport con scarico Termignoni e da alcuni accessori in alluminio ricavato dal pieno, l’allestimento Enduro  che prevede invece due faretti supplementari, paramotore in tubi d’acciaio, griglia di protezione radiatore, set pedane offroad e infine Urban che conta su un bauletto posteriore e su una borsa da serbatoio ideale per contenere lo smartphone e il relativo caricabatterie.

Vai alla prova completa della Multistrada 950

Multistrada 1260 – 2018

Nel 2018 la Multistrada compie un altro passo in avanti. Non si può parlare di un modello nuovo anche perchè il family feeling che lega le ultime due generazioni resta invariato: sotto il vestito però la Multistrada cambia davvero tanto perché è nuova nel 30% dei componenti.

Andando nel dettaglio, sulla nuova 1260 cambiano motore, ciclistica, elettronica, dotazione: il risultato è che varia anche la versatilità della moto, incrementata in ogni situazione.

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Il motore è il Testastretta DVT da 1262 cc , che garantisce più coppia a i regimi medio/bassi, quelli largamente più utilizzati su strada.

Anche le quote ciclistiche cambiano radicalmente, alla ricerca di una guida più “immediata” e intuitiva.

L’aspirazione e l’intero impianto di scarico sono stati rivisti, così come il leveraggio del cambio e il sensore per il Quick Shift.

Ampia la dotazione elettronica, basata sulla piattaforma inerziale IMU e composta da ABS Cornering Bosch, Ducati Wheelie Control (8 livelli), Traction Control (8 livelli) e cruise control. Sulla 1260 S, poi, non manca il sistema Ducati Skyhook Suspension (DSS) Evolution.

Il Vehicle Hold Control, ovvero il sistema che evita arretramenti involontari della moto facilitando le ripartenze da fermo in condizioni critiche, è di serie su tutte le versioni, mentre il cambio elettronico con funzionalità Up & Down è di serie su 1260 S e 1260 D|Air, mentre è opzionale sulla 1260.

Sempre quattro le modalità di guida (Sport, Touring, Urban, Enduro) le prime due con potenza piena (158 cv), le altre con potenza limitata a 100 cv.

Le versioni proposte della Multistrada 1260 sono la base, la S , la  S D|Air e la più sportiva Pikes Peak.

Vai alla prova della Ducati Multistrada 1260 2018

Multistrada 950 – 2019

Dopo due anni in cui sembrava quasi che la Multistrada 950, in quanto più piccola, meritasse di essere meno ricca del resto della famiglia, arriva finalmente la nuova Multi 950 e soprattutto la tanto attesa “S”– lettera ispiratrice per i ducatisti –che promuove la “piccola” Multistrada nella categoria delle grandi.

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Ecco quindi la ricchissima dotazione elettronica, con l piattaforma inerziale IMU Bosch a 6 assi, l’ABS Cornering Bosch e il Vehicle Hold Control (VHC) che facilita le partenze in salita. Sulla versione S arrivano anche le sospensioni semi-attive e il cambio elettronico completo (up/down), la funzionalità Ducati Cornering Lights e il Cruise Control.

I pacchetti di personalizzazione sono il Touring Pack, lo Sport Pack, l’Urban Pack e l’Enduro Pack.

Prova della Multistrada 950 S

Multistrada V4 – 2020

Nel 2020 arriva una nuova rottura con i modelli del passato e nasce la quarta generazione di Ducati Multistrada.

La Multistrada V4 fa discutere soprattutto per l’abbandono del sistema desmodromico, pilastro dell’identità del marchio di Borgo Panigale.

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Il motore è il V4 Granturismo con la cilindrata di 1.158 cm3 ed eroga 170 CV (125 kW) a 10.500 giri con una coppia massima di 125 Nm (12,7 kgm) a 8.750 giri.

L’elettronica della Multistrada V4 è ai massimi livelli. La piattaforma inerziale (IMU) gestisce il funzionamento di ABS Cornering, Ducati Wheelie Control (DWC), Ducati Traction Control (DTC), qui in versione “cornering” e, sulla Multistrada V4 S, le Cornering Lights (DCL).
Sempre sulla Multistrada V4 S è presente di serie anche il Vehicle Hold Control (VHC), e il Ducati Skyhook Suspension (DSS) con funzione Autoleveling.

Con la Multistrada V4 Ducati introduce un’anteprima assoluta nel mondo delle moto: il sistema radar anteriore e posteriore, che permette l’utilizzo del Cruise Control Adattivo (ACC) e del Blind Spot Detection (BSD).

La Multistrada V4 è equipaggiata con un telaio monoscocca in alluminio, ruota anteriore da 19 pollici e forcellone bibraccio.

Prova della Multistrada V4

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