V4? Ok, allora rivogliamo il bicilindrico 2 valvole

V4? Ok, allora rivogliamo il bicilindrico 2 valvole

Ora che il compito di sviluppare cavalli è stato assolto dal V4, non sarebbe meglio puntare tutto sullo sviluppo di un moderno bicilindrico due valvole?

Provocazione

Bene, a nome di tutti i nostalgici, dichiariamo solennemente di accettare l’avvento del nuovo quattro cilindri per le supersportive Ducati; in cambio, però, chiediamo che tutti gli altri modelli in listino siano allestiti esclusivamente con il bicilindrico a due valvole.
Quindi, facciamo formale richiesta per l’abbandono del bicilindrico quattro valvole! In quanto generosi, siamo comunque disposti a patteggiare: magari sulla Diavel possiamo chiudere un occhio e consentire che su questo modello (e pochi altri!) sia ancora utilizzato il quattro valvole.
Bene, questi sono senz’altro gli ultimi effetti di un’estate straordinariamente calda che ha messo a dura prova sinapsi e funzionamento cerebrale, però un suo senso questa provocazione potrebbe averlo.
Ovvero, ha ancora significato un bicilindrico estremo, dotato di potenza straordinaria, fatto che non poche volte è andato anche a discapito di quelle che sono le doti intrinseche del due cilindri, quindi erogazione ottimale a ogni regime?
Ora che c’è un propulsore che, in quanto a cavalli, può soddisfare qualsiasi esigenza, ora che c’è, grazie alle nuove tecnologie (leggi cornetti di aspirazione a lunghezza variabile) la possibilità che anche questo frazionamento superi i suoi storici difetti, ha ancora senso puntare su un motore che si è dovuto snaturare per raggiungere certi limiti?
Oppure, non sarebbe meglio puntare tutto sullo sviluppo di un moderno bicilindrico due valvole che sia in grado di rispondere perfettamente all’esigenze del motociclista di oggi, ovvero di disporre di moto poco impegnative, facili, ma allo stesso tempo brillanti e divertenti?
Per far questo, non è certo necessario superare la soglia dei 100 Cv, bensì puntare tutto sulla coppia, su un’erogazione in grado di consentire un utilizzo ampio e completo della moto: per far questo, cosa c’è di meglio di un bicilindrico due valvole?
Volendo, potremmo continuare la nostra provocazione chiedendo anche il ritorno del telaio a traliccio (in parte già avvenuto!), ovvero della immediata riconoscibilità di una Ducati senza per questo essere costretti a leggere il nome sul serbatoio.
Avremmo così un listino completo: da una parte prestazioni e tecnologia al massimo livello, dall’altro moto che qualsiasi motociclista potrebbe usare senza problemi e patemi, felice di guidare un’icona del motociclismo mondiale con una storia e una tradizione che pochi possono vantare.

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