Elettroduemilaventi

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La sfida per i prossimi è non farsi trovare impreparati, ma neanche fare il passo nella direzione sbagliata.

Ed eccoci quindi al 2020, una data che per chi ha superato da tempo gli anta ricorda più un film di fantascienza che non una data reale! In effetti, non è forse intitolato “2001 Odissea nello Spazio” il famoso film di Stanley Kubrick a cui risponde, dopo molti anni, un più terra terra, ma italianissimo “Odissea nell’ospizio”?


Ma qui, signori, c’è poco da sorridere, perché di quei film che lasciavano immaginare un futuro di veicoli a lievitazione magnetica e di micro astronavi utilizzate per andare a fare la spesa non c’è proprio niente nella nostra realtà: ad oggi, andiamo ancora avanti con l’ottocentesco motore a scoppio!


In realtà, a noi come a molti altri, ciò non dispiace affatto, in quanto al pensiero di una Ducati che fa bzzzz ci viene la pelle d’oca.


Poi, sia ben chiaro, se andiamo oltre al discorso legato al propulsore, di futuro e di trovate quasi fantascientifiche sotto le carene delle rosse c’è veramente tanto: oggi, addirittura siamo a funzioni di controllo che sono predittive, ovvero che non entrano in gioco quando, tanto per fare un esempio, la ruota posteriore inizia a pattinare, ma prima, quando il sistema capisce che ci sono tutte le condizioni affinché ciò avvenga in un lasso di tempo ridottissimo. E’ qui che capiamo che, in effetti, siamo nel 2020!
Non bisogna quindi lamentarsi se Ducati non abbia portato chi sa quali eclatanti novità al Salone di Milano, bensì sottolineare come ormai tutta la gamma dei suoi prodotti sia all’avanguardia nel settore dell’elettronica, con l’arrivo della piattaforma inerziale a sei assi su tutti i modelli, anche sullo Scrambler!


Un grande contributo sul fronte della sicurezza attiva, nel rendere docili e controllabili moto sempre più potenti: per il resto, immaginiamo che il management Ducati sia un po’ alla finestra per capire bene dove i mercati mondiali andranno nel futuro.
Questa è la vera sfida: non farsi trovare impreparati, ma neanche fare il passo nella direzione sbagliata.

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