UpMap di Termignoni: modificare i parametri della centralina in modo autonomo.

UpMap di Termignoni: modificare i parametri della centralina in modo autonomo.

Il sistema UpMap di Termignoni permette di modificare i parametri della centralina in modo autonomo, semplice ed economico.

Lo sanno in molti, ma forse a qualcuno ne sfugge l’importanza: sostituire un impianto di scarico con uno diverso, o semplicemente modificarne le caratteristiche, come ad esempio eliminare il Db Killer, richiede la calibrazione della centralina affinché tutto il “sistema” si adegui alla nuova soluzione di scarico.

La nascita di UpMap, sviluppata da Termignoni, nasce proprio da questa considerazione, oggi resa più evidente dal fatto che, con le moto attualmente in commercio, produrre uno scarico completo, piuttosto che un terminale, che fornisca all’utente delle performance accettabili, diventa sempre più impegnativo: in pratica, la semplice sostituzione dell’impianto di scarico non è più sufficiente a dare dei risultati, proprio per il motivo che abbiamo spiegato all’inizio.

Per un costruttore di tali impianti manca quindi un tassello fondamentale se si vuole dare al cliente una soluzione completa, ovvero quello inerente la mappatura (o, con il termine utilizzato dai tecnici, la calibrazione) della centralina: certo, è vero che uno si può rivolgere a un tecnico specializzato, fornito di adeguato banco prova, però sicuramente non è una soluzione alla portata di tutti, anche per i costi.

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Ma allora come fare per fornire al cliente le nuove mappature di cui ha bisogno per ottimizzare le performance del nuovo scarico? Sotto quale forma, in che modo?

La sfida da affrontare, ovvero rendere semplice la programmazione della propria centralina in funzione della soluzione di scarico prescelta, non è certo semplice.
Da queste considerazioni è nata UpMap, un progetto che consente all’utente di gestire in autonomia tale funzione scegliendo, per ogni tipo di moto e per ogni soluzione di scarico, la mappatura che ritiene più adatta per le sue esigenze. UpMap è strutturato in un dispositivo collegato al veicolo che si interfaccia con una app disponibile per gli smartphone più diffusi che non richiede una competenza specifica per intervenire sulla centralina; non si deve fare altro, una volta specificato il modello della moto che si possiede e la soluzione di scarico installata, che scegliere la mappa più idonea all’utilizzo che si fa della moto.

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Particolarmente lunga e complicata è tutta la fase di definizione delle nuove mappe: bisogna infatti avere a disposizione ogni singolo modello per poi installarci le varie soluzioni di scarico e, per ognuna di questa, realizzare le varie calibrazioni. Tutto ciò ha richiesto la nascita di un nuovo e specifico reparto dedicato al progetto.

Le potenzialità di UpMap sono notevoli, in quanto può modificare un po’ tutti i parametri di gestione (compreso il ride by wire), non solo del motore, ma anche quelli inerenti le sospensioni elettroniche.

Tutto molto semplice per l’utente, ma anche estremamente complicato per chi ha sviluppato tale prodotto: intanto, la difficoltà di trovare l’hardware giusto, ovvero il dispositivo che fosse strutturato per essere impiegato su tutte le moto, compatibile con i più diffusi protocolli di comunicazione. Ovviamente, il tutto funziona solo là dove c’è un’elettronica che può comunicare con l’esterno, quindi dove c’è una presa per la diagnostica.

Il passo successivo è stato la creazione della App che deve contenere il modello di moto specifico, offrendo le mappature (appunto tecnicamente definite come calibrazioni) che Termignoni ha messo a punto sia per i propri scarichi che per la configurazione originale.

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All’interno del profilo creato dall’utente si possono visualizzare e gestire le mappature acquistate. UpMap offre comunque altri servizi, come ad esempio il “cruscotto digitale”, un computer di bordo che indica lo stato di salute del veicolo, oppure la funzionalità Camera che permette di registrare un video della propria performance su cui compaiono graficamente i dati registrati dalla centralina.

Ovviamente, si tratta di una sorta di work in progress perché la sfida è offrire mappe idonee per tutti i modelli oggi in circolazione che supportano questa App, con un occhio di attenzione, vista la tradizione specifica di Termignoni, per le Ducati.
Certo, sul mercato esistono altri prodotti che consentono di modificare in tempo reale i parametri di carburazione, però necessitano comunque di una competenza specifica, nel senso che l’utente deve aver ben chiaro cosa avviene se si modificano tali parametri; in modo differente, UpMap propone pacchetti già predefiniti in risposta a specifiche esigenze di guida, ma anche, ad esempio, se lo scarico configurato monti o meno il Db Killer: si tratta quindi di un sistema chiuso, in cui il motociclista “accetta” la soluzione offerta da Termignoni, senza la possibilità di effettuare ulteriori modifiche.

Una buona scelta? Certo non per il preparatore qualificato che ha specifiche esigenze, ma probabilmente l’ideale per la gran maggioranza dei motociclisti che, gioco forza, non possono avere le competenze e gli strumenti (leggi banco prova) di cui può disporre un’azienda come Termignoni.
Oggi, il grosso del lavoro è quindi quello della creazione di sempre nuove mappature che siano in grado di coprire la produzione Termignoni per Ducati, che è assai vasta, offrendo calibrazioni anche a chi sceglie di mantenere la soluzione di scarico originale, ma non solo; step successivo sarà quello di offrire mappe anche per gli scarichi offerti da altri produttori.

Insomma, un lavoro molto impegnativo, che immaginiamo richieda uno sforzo notevolissimo sia a chi realizza i software ma anche a chi li deve perfezionare al banco e testare su strada!

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Una fase della presentazione del sistema, in cui si illustra il momento della connessione della App (disponibile per iOS e Android) con il dispositivo UpMap T800 (visibile sotto lo smart-phone) collegato al cavo diagnosi della moto.

Al di là del discorso mappe, comunque, UpMap ha anche delle notevoli potenzialità per diventare un’interfaccia multimediale sempre più potente, in quanto mette a disposizione, in modo grafico, i parametri del veicolo (regime motore, marcia inserita, velocità, angolo di piega e così via): nell’immediato futuro vi sarà infatti la possibilità di visualizzare tali dati come sovraimpressione nei video realizzati con apparati come la GoPro, per poi condividerli sui social media.

Come evoluzione dell’hardware, invece, si sta studiando la possibilità di integrare al suo interno gps e vari sensori per la rilevazione diretta di velocità e inclinazione veicolo senza dover fare affidamento su quanto disponibile sullo smartphone: questo consentirà di avere dati assai più precisi di quelli rilevati da quest’ultimo che ovviamente ha evidenti limiti di precisione.

Il tutto (calibrazioni e attività multimediale) ha comunque lo stesso obiettivo: permettere al motociclista divertimento e piacevolezza nella guida, sfruttando al meglio la tecnologia disponibile con il minor impegno e la maggiore semplicità disponibile.

Nella configurazione attuale, acquistando il dispositivo, l’utente ha subito a disposizione due calibrazioni: una a sua scelta in base all’impianto installato e una di ripristino delle condizioni originarie: dopo di che, ovviamente, ha la possibilità di acquistare infinite mappe tramite lo store a seconda delle sue necessità.
Un sistema intuitivo e semplice, quindi, una soluzione economica per “giocare” con la propria moto, modificandone la mappatura in base all’utilizzo di quel giorno specifico (pista o giro in montagna?), ma anche per utilizzarlo come potente interfaccia per creare video personalizzati o altri contenuti multimediali.

Foto di Enrico Schiavi e Archivio Termignoni

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