Prova della nuova SuperSport 950 S

Prova della nuova SuperSport 950 S

Prova in pista della Ducati SuperSport 950 S, una sportiva stradale accessibile e divertente. La moto perfetta per un utilizzo misto track/strada.

La sportiva di accesso di casa Ducati cambia faccia e si arricchisce nelle dotazioni. 110 cavalli tutti “buoni” sia per andare su strada che per divertirsi in pista. Una moto con poche concorrenti sul mercato che la possano insidiare.

Che il nuovo corso Ducati stia facendo molto discutere non è un segreto, l’abbandono di alcuni punti fissi, tecnici ed estetici, ha creato non poco fermento. Ecco perché i puristi del marchio di Borgo Panigale avranno tirato un sospiro di sollievo guardando la nuova SuperSport. Motore bicilindrico Testastretta, traliccio, desmo. Ok i punti fermi ci sono tutti. E poi c’è un nome, SuperSport, che riporta alla memoria i ricordi di moto sportive stradali leggere ed efficaci.

prova_ducati_supersport_950_s (7)

Un nome che l’ultima SuperSport 950 S vuole onorare buttando sul piatto della bilancia tanti buoni ingredienti: un motore pimpante, ma sempre fruibile, una ciclistica raffinata, peso limitato e un look che oggi sa tanto di “panigalina”.

Sì perché l’ultimo restyling ha cambiato faccia alla 950, lo sguardo con la nuova firma luminosa è senza dubbio ispirato a quello dell’ammiraglia della Casa, ormai le Ducati sportive le riconosci anche da lontano.

Ducati SuperSport 950 S: che moto è

Che moto è la SuperSport 950 S? La definizione corretta è “sportiva stradale”, sembra un ossimoro ormai, visto che le moto sportive sono diventate davvero estreme, soprattutto le Ducati.

Non lo è perché con i suoi semimanubri montati sopra la piastra di sterzo, la sua sella comoda, il cupolino regolabile e la possibilità di ospitare in modo dignitoso anche il passeggero, la SuperSport ama la strada.

D’altronde però è una Ducati, carenata per di più. Per cui se la porti tra i cordoli sai già che ci saprà fare.

prova_ducati_supersport_950_s (10)
La vista laterale della SuperSport 950 è segnata da sfoghi aria che ricordano quelli dei modelli Panigale V4. La carena inferiore arriva fino al silenziatore laterale per un look più da moto sportiva. Le carene si integrano con il proiettore grazie a una coppia di alette che indirizzano l’aria fresca verso due aperture laterali vicine al faro, per poi portarla sulle gambe del pilota per un miglior comfort termico.

Se il nuovo look dona non poco alla SuperSport 950, sappiate che la carena ridisegnata non nasce solo per soddisfare l’occhio. Grande attenzione è stata posta nello studio dei flussi d’aria (nascono da qui le alette verticali ai lati dei fari) per allontanare il calore dal pilota che ora viaggia con un comfort maggiore grazie anche alla nuova sella disponibile, volendo, con uno schiumato maggiorato.

La posizione in sella è stata comunque confermata. Moderatamente sportiva con i già citati semimanubri sopra la piastra di sterzo, la sella comoda e le pedane rialzate, sì, ma senza eccessi.

prova_ducati_supersport_950_s (3)
La sella è posta a un’altezza da terra di solo 810 mm da terra (che diventano 790 mm montando la sella bassa disponibile come accessorio), così da permettere di appoggiare facilmente i piedi al suolo. E’ stata poi rivista nell’imbottitura per un miglior comfort nell’uso stradale. Anche la porzione di sella riservata al passeggero è stata adeguatamente imbottita e ben distanziata dalle pedane.

Il motore è ormai una vecchia conoscenza per i ducatisti e, secondo noi, questo 950 è il Testastretta meglio riuscito da sempre. Perché ha potenza e fluidità, coppia e facilità di gestione.

Il cuore perfetto per una moto come la SuperSport che vuole essere una sportiva facile, anche perché alla fine è la porta di accesso alle Ducati con carena e semimanubri. Non è stato stravolto per quest’ultima versione, ma aggiornato più che altro per soddisfare i limiti imposti dall’Euro 5.

Normale quindi che a cambiare siano stati scarico ed elettronica per confermare quasi la stessa potenza della moto precedente: 110 Cv a 9000 giri e 93 Nm a 6500 giri.

Il motore respira grazie a corpi farfallati con diametro di 53 mm comandati da un sistema full Ride-by-Wire. L’impianto di scarico ha condotti da 54 mm di diametro per una configurazione di tipo 2-1-2 con due uscite sovrapposte dalle dimensioni compatte. La frizione è a bagno d’olio e funzione anti-saltellamento, azionata da un nuovo comando idraulico con pompa radiale autospurgante dotata di leva regolabile.

prova_ducati_supersport_950_s (4)
La vista frontale vede protagonista il nuovo proiettore full-Led con luce diurna, che richiama in modo evidente quello della Panigale V4.

La SuperSport 950 è ora equipaggiata con la piattaforma inerziale a 6 assi di Bosch grazie alla quale ora può offrire un pacchetto di funzioni completo, che comprende l’ABS Cornering Bosch, il Traction Control EVO, il Wheelie Control EVO e un cambio a sei rapporti con sensore marcia che si avvantaggia del Ducati Quick Shift (DQS) up/down EVO.

Tre i riding mode disponibili: Sport Touring e Urban che settano i controlli a tre livelli di prestazioni. La mappa Urban taglia la potenza a 75 cv.

Restando in tema di chip, è nuovo anche il cruscotto; finalmente all’altezza delle concorrenti più moderne, questo display TFT ha una grafica ispirata a quella della Panigale, davvero scenografica.

prova_ducati_supersport_950_s (8)
La strumentazione prevede un display full-TFT da 4,3’’. La grafica e l’interfaccia sono ispirate a quella della famiglia Panigale; lo strumento consente la navigazione del menù, la regolazione dei settaggi e l’identificazione del Riding Mode selezionato.

Telaio, ruote, freni, tutto confermato. Novità qui non ce ne sono e purtroppo non è cambiata nemmeno l’angolazione dei semimanubri, che a mio parere restano un po’ chiusi, per la guida stradale, soprattutto in confronto di quello che offre oggi qualche concorrente.

Niente di trascendentale, per carità, in pista nemmeno ce ne accorgiamo, solo che su strada un braccio di leva più generoso potrebbe aiutare a guidare in modo ancora più efficace.

La SuperSport 950 è quindi dotata di sospensioni regolabili e forcellone monobraccio in alluminio; all’anteriore abbiamo una forcella Marzocchi con steli da 43 mm di diametro, completamente regolabile nell’idraulica e nel precarico, mentre dietro ecco un mono Sachs con regolazione del precarico molla e del freno idraulico in estensione.

prova_ducati_supersport_950_s (6)
Nella vista frontale si apprezzano le dimensioni del plexiglas, regolabile in altezza su due posizioni con una escursione di 50 mm: la soluzione ideale per affrontare i trasferimenti autostradali. Anche in questo caso, è disponibile come accessorio un plexiglas di maggiori dimensioni.

La versione S è dotata di sospensioni pluriregolabili Öhlins, con forcella da 48 mm, con trattamento TiN per la massima scorrevolezza, e mono completamente regolabile, con serbatoio del gas integrato.

L’impianto frenante è della Brembo con all’anteriore pinze radiali monoblocco Brembo M4-32 che agiscono su due dischi da 320 mm, mentre al posteriore abbiamo un disco da 245 mm di diametro, su cui lavora una pinza a due pistoncini. Come detto, l’impianto frenante è gestito dal sistema ABS Cornering Bosch.

Le due versioni disponibili sono la SuperSport in vendita a 13.890 euro e la più pregiata S a 15.590.

prova_ducati_supersport_950_s (5)
Per rientrare nella normativa Euro 5 sono stati effettuati interventi all’impianto di scarico e al sistema di controllo motore; azioni che non hanno modificato l’erogazione, che è rimasta corposa a tutti i regimi. Il sistema di scarico è il classico 2-1-2 con presilenziatore inferiore e silenziatore laterale con due uscite sovrapposte.

SuperSport 950 S: come va in pista

L’autodromo di Vallelunga è stato il teatro della prova della SuperSport 950 S. Prova che si è svolta solo in pista, purtroppo. Perché sarebbe stato bello testare la moto anche su strada vista la sua destinazione d’uso. In ogni caso, anche tra i cordoli la SuperSport 950 S certo non si è tirata indietro. Dimostrandosi tra l’altro la perfetta “nave scuola” per chi vuole imparare a guidare in pista o per chi cresce da cilindrate più piccole.

Una moto che ti viene incontro con prestazioni mai fuori luogo, assicurate da un motore dall’erogazione morbida e gestibile. Ci vai forte subito, trovi spesso il fondocorsa e non ti mette in difficoltà.

prova_ducati_supersport_950_s (1)
Forse non è la pista l’habitat ideale per la SuperSport, considerata l’altezza in cui sono posizionati i semimanubri: una posizione di guida più attinente all’uso quotidiano o ai viaggi di medio raggio, situazione nella quale la moto si trova più a suo agio. Ciò non toglie che la 950 si riveli una soluzione accettabile per qualche turno di prove libere, grazie alla potenza del motore e alle sue doti dinamiche.

Perfetta per farti arrivare alla fine di una giornata di track day senza essere distrutto dalla fatica ed essendoti divertito come un matto, per poi uscire e tornare a casa su strada senza soffrire.

Un gradino più su di lei in casa Ducati c’è la Panigale V2, altra moto che mixa prestazioni e facilità, ma in quel caso la bilancia pende un po’ più verso la pista.

Qui sella ampia e comoda, parabrezza regolabile, la possibilità di portare borse e passeggero rendono questa moto molto più malleabile nei confronti di molti utilizzi.

Scorrevolezza, prima di tutto. Questo è quello che chiede la Supersport e quello che vi insegna a fare. Con lei puoi entrare in curva veramente forte gestire facilmente la percorrenza anche solo spostando il casco. Se forzi troppo perdi efficacia, ma se la sai far correre stacca tempi di tutto rispetto.

Certo fa un po’ sorridere che questa moto definita oggi “facile” con i suoi 110 cavalli abbia praticamente la stessa potenza di una 996 che ai tempi era la punta di diamante della sportività Ducati. Ma i tempi cambiano e oggi una moto come la SuperSport 950 è davvero approcciabile da chiunque.

Merito anche degli enormi passi avanti fatti dall’elettronica e dagli pneumatici, nel nostro caso degli appiccicosi Pirelli Diablo Supercorsa in mescola SC2.

prova_ducati_supersport_950_s (2)

È e resta una sportiva stradale, quindi, con cui divertirsi nei track days senza dover per forza cercare il record della pista. Ma non sottovalutatela perché il potenziale c’è, le sospensioni sono ok, i freni pure (mai un segno di cedimento), e se un limite va segnalato è quello di pedane un po’ basse, che non toccano a terra, ma vi faranno consumare in fretta gli slider degli stivali.

Da rilevare anche il quickshifter un po’ troppo sensibile, che a volte “tagliava” una seconda volta anche dopo che si era già innestato il rapporto.

In questo segmento ormai piuttosto variegato (in cui ci sono moto di 660, 900, 1100 cc), la SuperSport 950 vuole quindi ribadire la sua competenza e anche il fatto che, arrivata nel 2017, è stata praticamente la prima. Senza arrivare alla S, se amate la sportiva stradale e siete tra quelli che subiscono l’innegabile fascino del marchio Ducati, potete puntare lo sguardo sulla SuperSport 950, che è vero che è la più cara del segmento, ma anche la più potente e “quasi” la più leggera, offrendo un rapporto peso potenza invidiabile.

Ma si sa che per i Ducatisti il fascino della lettera “S” e di quelle Öhlins è quasi irresistibile…

La SuperSport 950 in un colpo d’occhio

Colorazioni

Carena Ducati Red con telaio Ducati Red e cerchi ruota Glossy Black

Principali dotazioni

Motore Testastretta 11° da 937 cc da 110 Cv a 9000 giri/minuto e 93 Nm a 6500 giri/minuto

Omologazione Euro 5

Sistema di scarico 2-1-2 con presilenziatore inferiore e silenziatore laterale con due uscite sovrapposte

Telaio principale a traliccio con motore a funzione portante

Telaietto posteriore a traliccio

Forcellone monobraccio in alluminio

Cerchi fusi in alluminio a 3 razze a “Y”

Pneumatici Pirelli Diablo Rosso III nelle misure 120/70 ZR17 e 180/55 ZR17

Forcella Marzocchi completamente regolabile con steli da 43 mm di diametro

Ammortizzatore Sachs regolabile

Impianto frenante anteriore Brembo con due dischi da 320 mm e pinze M4.32

Pompa freno anteriore radiale Brembo PR18/19 con leva regolabile

Comando frizione idraulico con pompa radiale autospurgante e leva regolabile

Plexiglas regolabile in altezza su due posizioni con una escursione di 50 mm

3 Riding Mode (Sport, Touring, Urban)

Proiettore full-LED con DRL

Strumentazione full-TFT a colori

Pacchetto elettronico con piattaforma inerziale a 6 assi comprendente:

ABS Cornering Bosch; Ducati Traction Control (DTC) EVO;

Ducati Wheelie Control (DWC) EVO; Ducati Quick Shift (DQS) up/down EVO

Presa USB impermeabile nel sottosella

Predisposizione per antifurto, manopole riscaldate e Ducati Multimedia System

Prezzo: 13.890 Euro

SuperSport 950 S

Colorazioni

Carena Arctic White Silk con telaio Ducati Red e cerchi ruota Glossy Black

Carena Ducati Red con telaio Ducati Red e cerchi ruota Glossy Black

Dotazioni di serie come SuperSport ad eccezione di

Forcella Öhlins completamente regolabile con steli da 48 mm di diametro e trattamento TiN

Ammortizzatore Öhlins completamente regolabile

Cover sella passeggero

“Tag” Ducati Red su cerchi ruota

Prezzo: 15.590 Euro

SBK a Jerez: avanti tutta!

A Jerez de la Frontera, seconda tappa del campionato SBK, si ri-accende lo spettacolo con Ducati protagonista. Doppietta di Redding e secondo posto in gara 2 per Davies.

Lascia un commento