Nell’ultima gara a Portimao, la Ducati conquista il titolo mondiale costruttori

Nell’ultima gara a Portimao, la Ducati conquista il titolo mondiale costruttori

Vince la KTM: il Gran Premio del Portogallo è un monologo per l’idolo di casa Miguel Oliveira. Grande prova di Jack Miller, secondo al traguardo dopo un bel duello con Franco Morbidelli.

Con la vittoria di Miguel Oliveira, pilota portoghese della KTM, si chiude la stagione 2020.
Il pilota di casa, già vincitore del Gran Premio di Styria quest’anno, promette e mantiene: parte dalla Pole Position, è primo alla prima curva e si invola imprendibile per tutti.
Lo fa da campione consumato, segno che questi ragazzi venuti su dalla Moto2 sono pronti e sono le leve per mezzo delle quali le consuete gerarchie della MotoGP sono state messe in discussione quest’anno.

La gara, agonisticamente uccisa dalla cavalcata solitaria di Oliveira, ha avuto spunti nella lotta per il secondo posto, con Miller che prevale all’ultimo giro su Morbidelli, e ravvivata dai piloti in lotta per accaparrarsi le posizioni a ridosso del podio, con Paul Espargaro, Nakagami, Dovizioso e – prima di essere risucchiati indietro – con Johann Zarco e Cal Cruthclow. Sparito Joan Mir, fin già dalle prove.

il podio di Portiamo MOTOGP

Il nuovo Campione del Mondo, più che incapace di onorare il titolo, sui saliscendi del Circuito dell’Algarve è stato inesistente. Il Mondiale è finito e cristallizza le sue verità.
La Yamaha in crisi con le sue punte di diamante, Quartararo e Viñales, che una volta di più non sanno concretizzare in gara quanto di buono sanno costruire in prova, si consola grazie alla buona forma di Franco Morbidelli, terzo e vice campione del mondo, ma resta la grande sconfitta. Valentino Rossi non riesce a tornare ai confortanti livelli di inizio stagione.

Non può sorridere la Honda, pur in crescita nelle gare finali soprattutto con Nakagami, ma che termina la stagione a secco di vittorie: non succedeva dal 1981! La KTM è andata a sprazzi, mettendo in bacheca tre successi, e rappresenta senza dubbio la sorpresa del 2020.
La Ducati… difficile valutare se il bicchiere vada visto mezzo pieno o mezzo vuoto. Mette in bacheca il secondo titolo Costruttori della sua storia, affermazione sicuramente prestigiosa, ma ben lontana dall’essere illuminata dal dominio che rese possibile la vittoria conseguita nel 2013.

La vittoria del campionato costruttori non salva la Casa di Borgo Panigale dal dover ripensare la sua stagione, per poter fare tesoro e insegnamento dalle difficoltà incontrate quest’anno. Lo abbiamo detto, il campionato, nella sua atipicità, ha fatto saltare tanti schemi, perdendo subito Marc Marquez – il riferimento assoluto – ha privato tutti del metro di paragone, ma è mancata la Casa che abbia saputo reagire subito, quella che potesse mettere i propri piloti quanto prima sulla strada giusta: la Yamaha e la Ducati erano le più accreditate pretendenti ed hanno fallito.

 

Ducati campione del mondo Team2020 MOTOGP 1

Il titolo costruttori alla fine cade in mano alla Ducati alla stessa maniera nella quale su Mir è caduto il titolo piloti. Il mondiale del 2020 è stato una baraonda avvincente, un thriller, una serie di gare divertenti, ma il livello è stato basso ed ha posto in cima alle classifiche finali chi ha sbagliato un po’ di meno. Bisogna che chi dovrà riesca a farsene una ragione ed abbia l’umiltà di sapersi ridiscutere, a livello tecnico e anche di gestione sportiva. Avremmo voluto scrivere cose diverse, come appassionati Ducati, ma non è stato possibile.

Il titolo costruttori alla fine cade in mano alla Ducati alla stessa maniera nella quale su Mir è caduto il titolo piloti.

Avremmo voluto assistere ad una sconfitta che si fosse consumata combattendo, tipo quella in Superbike di Bayliss a vantaggio di Edwards nel 2002 e, altrettanto combattendo, avremmo voluto esaltare la vittoria nel Campionato riservato ai costruttori. Ma è andata così e da oggi è già 2021. Di buono c’è la consistenza di Jack Miller, la grinta un po’ casinista di Johann Zarco, l’ingresso nel Team Esponsorama del Campione del Mondo di Moto2, Enea Bastianini e del suo vice, Luca Marini.

Andrea Dovizioso, ultima gara a Portimao in Ducati

Francesco Bagnaia sembra invece sparito, e rappresenta un’incognita per il Ducati Team nel 2021. Intanto Andrea Dovizioso ha corso ieri una gara all’attacco, l’ultima con la Rossa, così come l’ultima è stata per Danilo Petrucci, che almeno può sorridere pensando alla bontà della KTM che lo aspetta nella stagione ventura. Per Andrea la soddisfazione di liberarsi da una situazione che lo ha visto imbrigliato in una bolla paradossale, costretta e soffocante, dalla quale – lo ha detto lui stesso – si è sentito da ieri sgravato, nonostante cosciente di un futuro tutt’altro che chiaro nel poter proseguire la carriera di pilota.

Danilo Petrucci Portimao

Anche Andrea ha sentito il vento del cambio generazionale in MotoGP, come lo deve aver percepito anche Valentino Rossi. I ragazzi della Moto2 sono forti e – lo diciamo una volta di più – ci pare bello pensare che anche Marc Marquez, se ci fosse stato, avrebbe dovuto faticare parecchio o, altrimenti – in questo 2020 – avrebbe vinto tutte le gare.

Il Campionato ci ha fatto divertire, ci ha tenuto svegli, ha riservato incredibili colpi di scena e presentato nomi nuovi, sia per gli uomini che per le macchine. Non era scontato che si sia alla fine potuto disputare, le difficoltà erano parecchie e – alla fine – conta come i precedenti, con Joan Mir campione piloti e la Ducati vittoriosa fra i costruttori.

SBK a Jerez: avanti tutta!

A Jerez de la Frontera, seconda tappa del campionato SBK, si ri-accende lo spettacolo con Ducati protagonista. Doppietta di Redding e secondo posto in gara 2 per Davies.

Andrea Tessieri

Andrea Tessieri, da sempre appassionato di motociclismo sportivo, segue le tappe italiane del WorldSBK e del mondiale GP professionalmente dalla fine degli anni novanta. Collaboratore di Mondo Ducati come fotografo e giornalista fin dai primi numeri, la propensione alla studio della storia del motociclismo sportivo lo porta alla pubblicazione di Ducati Racing, nel 1999, e del più recente Ducati Legends, uscito alla fine del 2021.

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