La Multistrada e il passo della Futa

La Multistrada e il passo della Futa

Si narra che i collaudatori Ducati abbiamo fatto il solco della statale della Futa, la strada che collega Bologna con Firenze, per testare la nuova (nel 2001) Multistrada.

Si narra che i collaudatori Ducati abbiamo fatto il solco della statale della Futa, la strada che collega Bologna con Firenze, per testare la nuova (nel 2001) Multistrada 1000 e trovare quindi la ricetta magica per una moto che doveva essere realmente versatile: una sportiva con il look di una moto da Enduro Stradale.

In questo senso, è molto indicativo il comunicato stampa ufficiale relativo a questo particolare aspetto. Leggiamo insieme, il testo è del settembre 2001:

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La Multistrada disegnata da Terblanche

A pochi chilometri dalla fabbrica Ducati di Borgo Panigale nasce una strada che da Bologna si snoda fino alle cime dell’Appennino Tosco-Emiliano, per poi raggiungere Firenze. Il suo nome è “Passo della Futa”. La “Futa” è da tempo la Mecca per i motociclisti di tutta l’Emilia Romagna e non solo. L’Emilia Romagna, la terra dei motori ad altissime prestazioni, è la patria di famose Case motoristiche come Ferrari, Maserati e, naturalmente, Ducati. I motociclisti di questa regione sono tra i più esigenti al mondo.

Dire «Ci vediamo sulla Futa» evoca ore di eccitanti carambole motociclistiche. La Futa inizia dolcemente costeggiando il fiume Savena. Mano a mano che si sale, la strada diventa sempre più stimolante. Una variazione continua di fondo stradale e di curve mette a dura prova le capacità di guida del centauro più esperto. Per gran parte dei primi cinquanta chilometri, il fondo stradale della Futa è uniforme e simile a quello di un circuito: ciò ti permette di effettuare pieghe al limite. Più avanti, il fondo cambia drammaticamente: umido nelle zone ombreggiate, accidentato in curva.

Gli stretti tornanti montuosi ti scaraventano da una parte e dall’altra in una serie infinita di curve. La Futa mette a dura prova le tue capacità: curve strette, curve più distese, tornanti, pieghe a tutto gas e a 180°. Cinquanta chilometri di asfalto serpeggiante: il sogno di un motociclista sportivo. Fisicamente provato, raggiungi la vetta. Ti concedi una pausa rilassante con un caffè, piadine e prosciutto. File di moto sono parcheggiate fuori ed è questo il momento giusto per raccontarsi inverosimili storie su gare di velocità mai avvenute. Una domanda ricorre nella mente di tutti: «Qual è la moto migliore per la Futa?» Così è nata la Multistrada 1000 DS.”

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