Test ride della Multistrada V4 sull’Appennino Toscano

Test ride della Multistrada V4 sull’Appennino Toscano

di Danilo Baganti. Cari amici dopo 1000 peripezie personali sono riuscito non a provare ma a testare la Multistrada V4S, nonostante le basse temperature mi sono avventurato per l’Appennino Toscano percorrendo il tratto di strada nella foto un paio di volte.Provengo dal Multistrada 950 S e da Hypermotard 950 possedute in contemporanea e durante l’anno normalmente […]

di Danilo Baganti.
 
Cari amici dopo 1000 peripezie personali sono riuscito non a provare ma a testare la Multistrada V4S, nonostante le basse temperature mi sono avventurato per l’Appennino Toscano percorrendo il tratto di strada nella foto un paio di volte.
Provengo dal Multistrada 950 S e da Hypermotard 950 possedute in contemporanea e durante l’anno normalmente provo molte moto, non solo Ducati.
 
I primi chilometri li ho fatti nel traffico dove la moto è maneggevolissima e dimostra molto meno peso di quello che ha, così a sensazione direi una moto di 180 kg in ordine di marcia. Sono alto 1,70 m con la sella regolata nella posizione più bassa tocco agevolmente con i piedi per terra, tuttavia proverò con la posizione intermedia per avere gli occhi un po’ più in alto ma questa è una mia abitudine, divincolarsi nel traffico risulta molto facile e non si rimpiange un veicolo più adatto, ma non è questo che ci interessa(mappa touring).
 
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Appena uscito dal area urbana comincia il divertimento per un motociclista, il motore come detto da molti è molto dolce e gentile se vogliamo passeggiare consente di godere la girata e sembra richiedere meno impegno nella guida tanto è la sicurezza che trasmette la dinamicità della moto.

Con un filo di gas si procede tranquillamente e in questa situazione è un po’ meno Ducati talmente scorre liscia ma poi…aumentando il ritmo la moto è sorprendente sembra di guidarla col pensiero, la prima curva degna di nome, la V4, cerca il punto di corda quasi da sola come se sapesse dove andare poi cancella praticamente il tratto rettilineo e ti ritrovi in un altra piega con il sorriso ben oltre gli auricolari dell’ interfono.
 
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Che dire… è veramente gustosa e appagante, avete presente quando si porta al parco un Labrador dopo una giornata in appartamento e sprizza gioia da ogni pelo? Ti guarda e dice “dai dai andiamo buttami la pallina che io corro a prenderla e poi la riporto corro salto e gioco”, ecco praticamente è questo che lei ti trasmette, nei cambi di direzione repentini ad andature sportive bisogna aiutarsi con il corpo e assumendo l’impostazione di guida cosiddetta specchiata si ottiene il meglio e si capisce che questa moto è progettata per una guida moderna anche se la si può guidare come si vuole che lei ci asseconda sempre, l’anteriore non sembra neanche da 17” ma da 16“ tanto è rapida a scendere in piega addirittura la prima curva mi ha sorpreso costringendomi a correggere l’inclinazione sicuramente non si avvertono 19“ penso che se l’avessi provata senza saperlo non me ne sarei accorto.
 
Non ho avvertito calore dal motore , per forza era freddissimo, ma neanche freddo dovuto ai flussi di aria anomali. Sono convinto che per quanto riguarda la protezione per il pilota lei sia molto efficiente. Come impostazione di guida a parere mio siamo come il vecchio multi dentro la moto adatta sia nell’uso sportivo che turistico, basta solo adeguare la nostra posizione sulla moto ma questo va sempre fatto dato che un conto è passeggiare e un conto andare ad andatura simpatica.
 
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Conclusione: cosa dire probabilmente non sono figo perché non ho trovato difetti. Anzi un difetto c’era: la leva del freno anteriore troppo distante dalla manopola, ma poi l’ho regolata.
 
Grazie a Ducati Firenze per la consueta disponibilità.
Il profilo instagram di Danilo:
https://www.instagram.com/ducatitherapy/
 
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