Ducati in vendita, anzi no.

Ducati in vendita, anzi no.

Con una certa costanza, a scadenze regolari, neanche si trattasse della bolletta della luce o del gas, arriva sui media la notizia della volontà di Audi, e quindi del gruppo Volkswagen, di voler vendere la Ducati. Il motivo? I costi che devono sopportare per il famoso scandalo del dieselgate.  Certo, in questo periodo di fake […]

Con una certa costanza, a scadenze regolari, neanche si trattasse della bolletta della luce o del gas, arriva sui media la notizia della volontà di Audi, e quindi del gruppo Volkswagen, di voler vendere la Ducati. Il motivo? I costi che devono sopportare per il famoso scandalo del dieselgate. 

Certo, in questo periodo di fake news, le notizie fasulle che girano su internet, non si sa mai se quello che si legge sia vero o meno; resta il fatto che i diretti interessati si guardano bene dal commentare o smentire. Un modo elegante, se vogliamo, per non prendere sul serio quelle che ritengono delle fandonie.

Ma se non fosse così, se veramente Audi avesse, nel breve/medio periodo, la volontà di mettere sul mercato la Ducati?

+1,2%: 642 moto in più rispetto al 2015

A noi sembra strano: l’azienda italiana è sana e nel mese di marzo ha comunicato i dati del bilancio 2016: 55.451 moto consegnate (+1,2%: 642 moto in più rispetto al 2015) e 731 milioni di Euro di fatturato. 

Lo stesso ha fatto, in questi giorni, il Gruppo Wolkswagen, con ben altri numeri, ovviamente: solo nel primo trimestre 2017 ha conseguito 56,2 miliardi di fatturato con ben 4,37 miliardi di utili operativi! Numeri mostruosi che le hanno consentito di riprendersi il titolo di primo costruttore di auto nel mondo: quale interesse potrebbero avere nel privarsi di Ducati? Quanto potrebbero incassare dalla sua vendita? Forse 1,5 miliardi di Euro, ma probabilmente anche meno: una goccia nel mare per un colosso come quello tedesco, che certo non darebbe un contributo sostanziale nel ridurre gli elevatissimi costi dello scandalo diesel; costi che, stante le cifre fornite e appena citate, la Casa tedesca può senz’altro assorbire con le sue forze finanziarie, senza per forza attingere a dismissioni forzate di attività attualmente inserite nel Gruppo.

Insomma, l’ennesima bufala da social media? A noi sembra così, pronti comunque per essere smentiti alla prima occasione!

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André Stoffels è il Chief Financial Officer di Ducati Motor Holding.

 

 Certo un’evenienza del genere, al di là di quello che potrebbe essere il nome dell’ipotetico acquirente, non sarebbe una buona notizia per Ducati che comunque, è bene saperlo, finanzia i suoi progetti di sviluppo con le sue risorse interne. Resta però il fatto che avere un partner industriale di tale livello sia un grande punto di forza, soprattutto nell’affrontare le sfide future, con il possibile sopravvento dei motori elettrici o delle sempre più severe normative antinquinamento.

Molti i modelli presentati per il 2017

La Casa di Borgo Panigale, comunque sia, va avanti per la sua strada, con una politica commerciale assai aggressiva, vedi anche i tanti modelli nuovi presentati per il 2017 (1299 Superleggera, SuperSport, Multistrada 950, Monster 1200, Monster 797, oltre alle due nuove versioni dello Scrambler, la Café Racer e il Desert Sled). 

Questo, in fondo, è quello che ci interessa; per tutto il resto ci sono le pagine finanziarie dei quotidiani che, nel caso e vista la inaffidabilità di chi scrive in rete, non tarderanno certo a darci nuove e sicure notizie in merito.

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