NCR New Blue

NCR New Blue

Definirla special sarebbe riduttivo: la New Blue, della NCR di Bologna, è una moto da corsa esclusiva e carica di tradizione.

C’è gran fermento all’interno dello stabilimento NCR, alle porte di Bologna. Nonostante, negli anni, quello che un tempo era il reparto corse non ufficiale della Casa di Borgo Panigale si sia trasformato in un atelier dove vengono prodotte moto da corsa esclusive, la passione e l’entusiasmo sono rimasti quelli di una volta.

Michele Poggipolini, colui che ha attualmente in mano le redini dell’azienda, si sta dando da fare per allargare il raggio d’azione di questo marchio, senza tuttavia mai perdere di vista la filosofia che lo ha reso celebre in tutto il mondo, ovvero indole racing, tecnologia e qualità piuttosto che quantità.

Poco tempo fa, infatti, è stato a New York per presentare in anteprima al pubblico nord-americano la nuova New Blue, modello ispirato alla Ducati con la quale Cook Neilson trionfò a Daytona nel 1977, prima affermazione del marchio bolognese nel celeberrimo ovale della Florida. La presentazione è avvenuta nel Ducati Store della Grande Mela, al cospetto dello stesso Cook Neilson e dell’amministratore delegato di Ducati North America, ed è stata poi completata con l’esposizione del nuovo modello NCR all’IMS, l’International Motorcycle Show, la rassegna motociclistica più importante degli Stati Uniti.

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Dopo aver fatto il suo debutto ufficiale nel Ducati Store di New York, in occasione dell’IMS (International Motorcycle Show), la NCR New Blue è pronta per la commercializzazione. Ne verranno realizzati inizialmente 50 esemplari.

Naturalmente, abbiamo approfittato della nostra visita presso la fabbrica NCR per chiedere a Poggipolini come sia nata un’iniziativa del genere: “Il progetto ha avuto inizio quando, nell’agosto del 2006, siamo stati invitati al Ducati Dealer Meeting, a Salt Lake City. In quell’occasione, infatti, abbiamo avuto la possibilità di presentare i nostri prodotti a tutti i concessionari del Nord America, in primis la Millona. L’entusiasmo è stato tale che, insieme all’amministratore delegato Michael Lock, abbiamo avuto l’idea di creare una moto da corsa molto esclusiva, basata sul modello Sport 1000 S del 2007. Nel realizzarla ci siamo ispirati alla cosiddetta Old Blue, il bicilindrico a coppie coniche con il quale Cook Neilson partecipò, e vinse, alla 200 Miglia di Daytona del ’77. L’obiettivo, oltre a una commercializzazione in serie limitata, è quello di far correre questa nuova moto alla Bike Week di Daytona, in modo da celebrare il 30° anniversario di quella storica affermazione. I piloti impegnati in questa importante spedizione in terra statunitense saranno Valter Bartolini, già ufficiale nel 2006, e Nick Ienatsch, tester e giornalista della rivista Cycle World, che correranno nelle categorie Battle of the Twins e nella Sound of Thunder.

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Un particolare del carter frizione in magnesio marchiato NCR. La frizione è di tipo antisaltellamento, con coperchio in titanio. Notare anche il passaggio del tubo di scarico del cilindro orizzontale.

Questo progetto vede dunque una collaborazione con Ducati ad alto livello. Le specifiche di base sono state infatti definite di comune accordo, come il fatto che il design del modello di serie fosse mantenuto tale e quale, in modo da non confondere il pubblico e rendere immediatamente riconoscibile la New Blue come un prodotto Made in Borgo Panigale. “Le differenze – spiega Poggipolini – ci sono, ma sono nei contenuti tecnici, non nella forma. La verniciatura, ad esempio, viene effettuata dalle stesse persone che si prendono cura delle Ferrari da Formula 1: sulla carrozzeria ci sono ben sette mani di una speciale vernice, ottenuta con componenti specifici, che a seconda della luce dà luogo a dei riflessi e a delle tonalità molto particolari. In pratica, sono stati ricreati appositamente due nuovi colori: il Blue Comet, in triplo strato, composto da una base argento coperta da due tipi di inchiostro blu, e il Silver Race, un composto tra una base metallizzata e una base perlata, che dà il massimo della brillantezza e luminosità.

Non è sbagliato affermare, comunque, che tutti i dettagli, anche quelli squisitamente tecnici, sulla New Blue assumono una valenza anche estetica. Basta dare un’occhiata all’impianto frenante anteriore, con pinze Brembo monoblocco ad attacco radiale e dischi Braking Wave dal profilo a margherita, alla forcella Öhlins, con piedini e piastre in ergal anodizzato ricavato dal pieno, e infine al motore, impreziosito dai semicarter in magnesio, sia lato frizione che alternatore, marchiati NCR Corse.

Ci sono, poi, alcuni particolari talmente raffinati che fanno della New Blue una sorta di manufatto di alta gioielleria, come i cerchi in fibra di carbonio della BST, le cui razze sono state verniciate color oro per ricordare i cerchi Campagnolo in magnesio della Old Blue, e la sella in pelle Schedoni, marchio noto per la produzione dei sedili che vanno ad equipaggiare le monoposto Ferrari. Messi tutti assieme questi interventi cambiano radicalmente la moto stradale, non fosse altro per i 40 chilogrammi in meno sul peso e i 30 cavalli in più di potenza massima.

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La moto con la quale Cook Neilson vinse a Daytona nel 1977, cogliendo così la prima vittoria nel celebre catino della Florida da parte di una moto costruita a Borgo Panigale. Quella Super Sport fu poi soprannominata Old Blue. Sotto e nella pagina a fianco, la New Blue di NCR.

Dopo l’anteprima al Salone di Milano nel novembre 2006, dicevamo, la presentazione ufficiale è avvenuta il 18 di gennaio all’interno del Ducati Store di New York, in collaborazione con Ducati North America, dopo di che la moto ha proseguito il weekend in esposizione presso lo stand Ducati alla Fiera del Motociclo Statunitense.

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Bellissime le pedane finemente lavorate con comandi
regolabili tramite perni a eccentrico.

A questo punto, molti si staranno domandando, così come hanno fatto numerosi appassionati a stelle e strisce, se, accanto alla produzione della versione da corsa, NCR intenda mettere in cantiere una New Blue con tanto di faro e targa, per godere delle sue doti anche su strada. Ecco la risposta di Poggipolini: “In effetti, negli Stati Uniti, e non solo, ci sarebbe anche una fetta di potenziali clienti che non sono abituati a usare la moto in pista, ma che apprezzano comunque un prodotto come questo per la gioia di possedere un mezzo esclusivo e realizzato su misura. Tuttavia, stiamo parlando della replica di una moto da corsa che sfrutta anche la tecnologia di una moto da corsa, come dimostra, tanto per fare un esempio, il cablaggio elettrico di tipo Superbike, sviluppato appositamente per questo modello e che consente di avere un servizio completo di telemetria, mappature e acquisizioni dati “on board”. Il cablaggio è stato realizzato con componenti e materiali racing e viene utilizzato tramite una centralina Efi e un cruscotto MXL Pista. Per venire incontro a quelli che sono i vincoli omologativi, dunque, saremmo costretti ad abbassare il livello tecnologico di qualche step, il che va contro la nostra filosofia. Almeno per il momento, intendiamo dunque rimanere concentrati su un mercato di nicchia, legato esclusivamente al mondo racing, per offrire ai nostri clienti tecnologie usate solo nei settori corse più avanzati e valori emozionali che solo l’associazione dei marchi Ducati e NCR insieme possono comunicare agli appassionati. Per giustificare l’omologazione di una moto stradale, infatti, bisognerebbe prevedere una produzione con tutt’altri numeri e, di conseguenza, tutt’altri contenuti. La tecnologia che noi riversiamo sulla New Blue non è confrontabile con quella di una moto stradale da 20-25 mila Euro prodotta in piccola serie. A quel prezzo, potremmo offrire soltanto un prodotto di compromesso, a metà strada tra una special e una moto da corsa, che andrebbe a sovrapporsi con qualcosa che esiste già.

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Il riferimento (tutt’altro che spregiativo, si intende) è a quei marchi, come Bimota e Vyrus, che rappresentano delle vere e proprie case costruttrici, mentre NCR, secondo Poggipolini, per il momento rimane un atelier di moto da corsa assemblate a mano, proseguendo così un’importante tradizione storica.

Sono infatti 50 gli esemplari di New Blue che verranno confezionati artigianalmente in un anno, proprio come si fa con un abito di sartoria.

Questi primi 50 pezzi saranno solo per il mercato Nord Americano. Dal numero 51 in avanti gli ordini sono aperti anche a tutto il resto del mondo (Italia inclusa).

Visto l’elevato numero di richieste provenienti dal mercato Americano, NCR sta già accettando i pre-order dai clienti europei e asiatici. I clienti possono ordinare New Blue tramite un form da compilare su internet. “Attraverso il nostro nuovo sito, www.ncrfactory.com, è possibile accedere al modulo di prenotazione della New Blue. Il modulo è presente solo all’interno della sezione in lingua inglese, perché al momento questo modello è riservato al mercato Nordamericano. In un prossimo futuro, però, potremmo realizzare anche una piccola produzione per il nostro Paese. Chi volesse delle informazioni in proposito, basta che ci contatti al nostro indirizzo e-mail.

Non bisogna interpretare questa scelta come un atto di snobismo. Poggipolini conosce bene le caratteristiche di un cliente in grado di spendere ben 49.900 dollari, vale a dire il prezzo di listino della New Blue, al quale è possibile aggiungere 5500 dollari per un kit che comprende i sensori della sonda Lambda, i perni ruota in titanio trattati in DLC, il tappo del serbatoio in titanio e una speciale targa in titanio sulla quale viene inciso il nome del fortunato, è il caso di dirlo, proprietario, o 3000 dollari per un set di valige da viaggio della Schedoni e una giacca in pelle marchiata NCR New Blue.

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A sx, un particolare dei coperchi valvole in alluminio ricavato dal pieno con il marchio NCR inciso sopra. Sono tanti i particolari ricercati sulla New Blue, che mantiene il giusto compromesso tra raffinatezza e indole racing. 

Non sono molti, in Italia, i motociclisti che corrispondono a questo identikit. “Qui da noi, le persone disposte a spendere cifre simili sono per la maggior parte piloti, professionisti o gentleman, che partecipano a campionati come il Supertwins o il Ducati Desmo Challenge e che scelgono pertanto il modello Millona, mentre all’estero, e in particolar modo in America, gli appassionati che usano la moto in pista sono soprattutto quelli che prendono parte ai weekend organizzati dai dealer, in un contesto molto più friendly, dove non c’è vera competizione. Inoltre, hanno un’età media compresa tra i 38 e i 58 anni, dunque mezzi come la New Blue e Millona sono l’ideale per loro.

Sul fatto che l’ultima nata in casa NCR sia una moto da corsa, comunque, non c’è nessun dubbio. Le specifiche del motore, tanto per fare un esempio, sono le stesse della Millona in configurazione “One Shot”, ovvero la più performante tra le 3 disponibili, e lo stesso vale per l’avantreno, caratterizzato dalla possibilità di regolare l’inclinazione del cannotto di sterzo tra 23,5° e 24,5°.

L’esperienza maturata attraverso lo sviluppo dei precedenti modelli è stata quindi travasata su un mezzo che, pur derivando da un prodotto stradale come la Ducati Sport 1000 S, arriva dritto al suo massimo potenziale. Tradotto in numeri, questo significa 145 Kg per 116 Cv.

Scusate se è poco…

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