Cosa scegliere fra Ducati Scrambler 800 e 1100?

Cosa scegliere fra Ducati Scrambler 800 e 1100?

In questo articolo due versioni del Ducati Scrambler 800 e uno da 1100 cc a confronto.

Già nel 2018 effettuammo un confronto fra i Ducati Scrambler di varia cilindrata; in quel caso si trattava delle versioni da 399, 803 e 1079 cc: da allora è passato un solo anno, ma, per quanto riguarda la versione più conosciuta e venduta, ovvero quella intermedia, è come se fosse passato un secolo.

In Ducati, infatti, si sono per fortuna accorti che c’era qualcosa che non andava: soluzioni tecniche ed estetiche non all’altezza di un brand riconosciuto come di primissimo livello abbinate a un prezzo di acquisto non certamente economico avevano creato una situazione che andava risolta quanto prima e con decisione.

Proprio quello che è stato fatto in Ducati con la versione 2019 dello Scrambler 800, completamente rinnovato nella dotazione tecnica, ma anche con la risoluzione di certe pecche estetiche e, soprattutto, con l’aggiunta di una dotazione elettronica di primissimo livello, considerato l’arrivo della piattaforma inerziale Bosch che consente di implementare questa versione dello Scrambler di una importante funzione come l’Abs Cornering: il tutto, poi, senza praticamente toccare il prezzo di listino.

Oggi possiamo dire come sia stata un’operazione completamente riuscita, tant’è che questa volta il confronto fra 800 e 1100 si pone su basi di maggiore equilibrio, tanto da lasciare aperto a ogni possibilità il giudizio finale.

Così non hanno avuto vita facile i colleghi della rivista Ducati Magazine nel mettere a confronto due proposte che sono, allo stesso tempo, lontane e molto vicine; sfida resa ancora più difficile dalla presenza, nel lotto delle contendenti, di due differenti versioni dell’800, più precisamente il Full Throttle e il Cafe Racer.

Questo ulteriore scontro all’interno della stessa cilindrata ha permesso però di mettere in rilievo l’enorme versatilità del progetto Ducati Scrambler che, pur partendo da una base tecnica identica, può dare vita a modelli che più diversi non potrebbero essere!

Quindi, se per il 1100 non ci sono novità da segnalare rispetto a quanto noi stessi avevamo rilevato l’anno scorso, per lo Scrambler 800 c’è proprio un nuovo capitolo da scrivere.

Ducati Scrambler: 800 o 1100?

Ma andiamo con ordine e partiamo proprio dal 1100, per il quale non possiamo fare altro che ribadire i concetti già espressi l’anno scorso: una soluzione di grande personalità, dotato dello stesso bicilindrico della precedente versione del Monster di pari cilindrata, un propulsore generoso e sempre pronto.

Il tutto è reso ancora più distintivo da una tonalità di scarico grintosa e una facilità di guida assolutamente entusiasmante. Rispetto all’800 è diversa la posizione di guida, in quanto c’è una maggiore distanza fra la sella-pedane e il manubrio, che è posizionato più in avanti e in basso.

Il Ducati Scrambler 1100 Special in un colpo d’occhio

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Il motore da 1079 cc ha una coppia generosa disponibile sin dai bassi regimi, un’erogazione corposa che insieme a quote ciclistiche agili, fa del 1100 un ottimo compagno di viaggio. A ciò si aggiunge una sicurezza attiva ottimale fornita dall’ABS Cornering Bosch e dal Traction Control.

Colorazioni
“Custom Grey” con telaio nero e ruote a raggi nere

Principali dotazioni
Serbatoio in acciaio a goccia
con guance intercambiabili in alluminio
Manubrio basso in alluminio a sezione variabile
Faro anteriore con lente in vetro e DRL
Faro posteriore con tecnologia LED a diffusione
Strumentazione LCD con doppio elemento
Motore bicilindrico a L raffreddato ad aria da 1079 cc
Carter copri cinghie in alluminio lavorato a macchina
Telaio a traliccio a doppia
trave in acciaio e telaietto in alluminio
Forcellone fuso in alluminio spazzolato
Forcella e ammortizzatore regolabili
Ruote a raggi da 18’’ all’anteriore e da 17’’ al posteriore
Pneumatici Pirelli di derivazione
enduristica ottimizzati per lo Scrambler
ABS Bosch Cornering
Traction Control
3 Riding Mode (Active, Journey e City)
Presa USB per ricarica cellulare sotto la sella
Parafango anteriore e posteriore in alluminio
Rivestimento sella dedicato
Collettori di scarico cromati

Prezzo Ducati Scrambler 1100 Special
Euro 14.390

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La versione Special si ispira al mondo delle customizzazioni, con le ruote a raggi neri, gli scarichi cromati e i parafanghi anteriore e posteriore in alluminio. Altri elementi caratterizzanti dello Scrambler 1100 Special sono il manubrio basso a larghezza variabile e la sella marrone, dotata di un rivestimento dedicato.

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L’unico difetto del 1100 lo si scopre quando si va a toccare una parte sensibile, ovvero il portafoglio: i 14.390 Euro della versione 1100 Special non sono certamente pochi per una moto in fondo così essenziale, anche se la dotazione elettronica è di primo livello, così come la componentisca.

Ma è giunto il momento di passare alle due versioni di minore cilindrata: come detto, Full Throttle e Cafe Racer appartengono, pur essendo fondamentalmente lo stesso modello, a due mondi che più distanti fra di loro non potrebbero essere: il Flat Track e il mondo cool e alla moda delle Cafe Racer.

Ma non è solo l’aspetto estetico e il mondo di riferimento a fare la differenza, qui c’è anche molta sostanza: innanzitutto cambia il diametro della ruota anteriore, che è da 17″ per il Cafe Racer: ne risulta che questo modello è molto più rapido nell’inserimento in curva e, complice anche la diversa posizione di guida con i mezzi manubri, induce a una guida sportiva che amplifica il divertimento fra curve e controcurve.

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Le due Scrambler 800 sono dotate di forcella Kayaba da 41 mm, cerchio in lega leggera per la Full Throttle e a raggi per la Cafe Racer. Diverso anche il diametro della ruota anteriore, 18″ per la prima 17″ per la seconda, mentre per entrambe è da 17″ quello posteriore. Identico l’impianto frenante, con un singolo disco da 330 mm, pinza Brembo ad attacco radiale a quattro pistoncini e Abs Cornering di serie. Completamente diversa, invece, l’impostazione ciclistica: classica per la Full Throttle con inclinazione cannotto di 24° e avancorsa pari a 112 mm, radicale per la Cafe Racer con misure rispettivamente di 21,8° e 93,9 mm. La 1100 invece ha una forcella a steli rovesciati di 45 mm completamente regolabile, cerchio a raggi in alluminio con ruota da 18″ all’anteriore e 17″ al posteriore. L’impianto frenante anteriore vede due dischi da 320 mm serviti da pinze monoblocco Brembo ad attacco radiale. L’interasse è di 1514 mm e l’inclinazione del cannotto pari a 24,5°.

Il Ducati Scrambler Café Racer in un colpo d’occhio

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Colorazioni
Nuova grafica “Silver Ice Matt” con telaio e sella blu e ruote a raggi con canali neri

Principali dotazioni
ABS Cornering Bosch
Nuove ruote a raggi da 17’’ con pneumatici Pirelli Diablo Rosso III nelle misure 120/70 ZR 17 anteriore e 180/55 ZR 17 posteriore
Scarico con doppio terminale e cover in alluminio anodizzato nero
Sella dedicata con cover sella passeggero
Portanumero laterali
Semimanubri in alluminio
Forcella a steli rovesciati con foderi anodizzati neri
Parafango anteriore sportivo
Specchietti retrovisori al manubrio in alluminio
Cupolino “Café Racer”
Pompa freno anteriore radiale
Serbatoio in acciaio a goccia con guance verniciate
Logo dedicato
Porta targa basso

Prezzo Ducati Scrambler Café Racer
Euro 11.490

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Il Cafe Racer si presenta con una caratteristica colorazione bianco ghiaccio che risalta particolarmente nel confronto con il telaio blu: una citazione sportiva della storia Ducati che fa il pari con il numero 54, riportato sulla tabelle portanumero, in omaggio al pilota Bruno Spaggiari.
Le ruote a raggi da 17’’, con pneumatici Pirelli
Diablo Rosso III, donano un ulteriore tocco sportivo, così come fanno i semimanubri in alluminio con gli specchietti alle estremità di tipica ispirazione café racer. Anche lo scarico con doppio terminale e cover in alluminio verniciato in nero.
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Il piccolo ma funzionale cupolino e il parafango corto sono un chiaro riferimento alle moto che sfrecciavano per le strade inglesi degli anni Sessanta.

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Al contrario, il Full Throttle ha un’impostazione quasi da motard, con il manubrio basso e largo, che sembra invitare a effettuare le curve avanzando il piede per cercare l’appoggio interno alla curva piuttosto che affidandosi alla classica piega.

Lo Scrambler Full Throttle in un colpo d’occhio

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Il Full Throttle si ispira allo Scrambler da flat track che ha corso con Frankie Garcia nel campionato americano Super Hooligan 2018. Il serbatoio bicolore giallo/nero con riga bianca, sul quale è posto il logo dedicato, si rifà appunto alla moto del pilota messicano, citazione che continua anche sulla nuova parte posteriore, di chiara ispirazione racing.

Colorazioni
Nuova livrea Hooligan con telaio nero e sella nera

Principali dotazioni
ABS Cornering Bosch
Slip-on omologato basso
Manubrio basso a sezione variabile
Sella dedicata di ispirazione flat-track con coprisella passeggero
Tabelle portanumero
Supporto indicatori di direzione
Parafango anteriore sportivo
Guance serbatoio verniciate
Logo dedicato

Prezzo Ducati Scrambler Full Throttle
Euro 10.590

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La sella è dotata di una cover che copre la parte dedicata al passeggero, verniciata come il serbatoio, mentre le tabelle portanumero sono gialle con bordo bianco. Dal punto di vista estetico, quindi, la Full Throttle si presenta con una veste del tutto inedita.
La moto è inoltre equipaggiata con uno scarico con doppio terminale, manubrio basso a sezione variabile e parafango anteriore corto.

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Due mondi all’opposto fra di loro, quindi, sintomo appunto della grande personalità del modello Ducati Scrambler, tanto che diventa quasi impossibile scegliere quale fra i due possa essere il migliore: è proprio il caso di dire che il giudizio dipende essenzialmente dai gusti personali!

Un altro mondo rispetto ai precedenti Scrambler 800

Molto da dire, invece, sulla differenza con la versione precedente degli Scrambler 800: qui siamo in un altro mondo, basta toccare con mano le finiture del motore, con i carter verniciati nero e le alette dei cilindri spazzolate, oppure i cerchi più leggeri; una differenza notevole che diventa ancora più significativa se passiamo a considerare gli aspetti tecnici.

Qui infatti abbiamo a disposizione una grande novità tecnologica, con la presenza della piattaforma inerziale Bosch che apre la strada a una funzione di sicurezza importante come l’Abs Cornering, del tutto inusuale per moto di questo segmento.
Come non considerare poi il comando idraulico della frizione, il gruppo ottico anteriore, ora ispirato alla versione 1100, con il guidaluce esterno a led, la strumentazione aggiornata con l’arrivo (finalmente!) dell’indicatore della marcia inserita e del livello del carburante, i rinnovati blocchetti dei comandi al manubrio, le sospensioni e l’ergonomia più confortevole.

Tutte soluzioni che effettivamente ora, rispetto al 1100, fanno pendere la bilancia in modo più consistente verso la versione di 800 cc, considerato come questo propulsore sia particolarmente efficace e divertente, come dimostrano i suoi 73 Cv che lo rendono soluzione sempre ad hoc, anche in considerazione della leggerezza e della maneggevolezza del mezzo. Certo, chi pretende una spinta maggiore in accelerazione, nonché una dotazione elettronica al pari delle Ducati quattro valvole, con tanto di riding mode e controllo di trazione, dovrà per forza rivolgersi alla versione 1100, magari scegliendo la versione base che, a fronte di una dotazione standard, ma comunque di livello, consente di fissare il prezzo dell’operazione a poco più di 13.000 Euro.

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Entrambi i propulsori, sia l’803 che il 1079 cc derivano da quelli a suo tempo utilizzati rispettivamente sul Monster 796 e 1100, anche se gli alberi a camme sono stati modificati per garantire un’erogazione lineare grazie all’incrocio di 11° fra le valvole.
Il primo è dotato di 73 Cv a 8250 giri e una coppia massima di 6,8 Kgm a 5750 giri, ha un corpo farfallato singolo da 50 mm di diametro con due iniettori sotto farfalla. Il secondo eroga 86 Cv a 7500 giri, con una coppia di 9 Kgm a 4750 giri: l’alimentazione vede un singolo corpo farfallato da 55 mm con sistema full Ride By Wire: una soluzione che, assieme a un airbox di dimensioni particolarmente generose, garantisce un’erogazione fluida. Il motore è della serie DS, con doppia candela.

In cambio, ecco un motore collaudato come il 1100 DS da 86 Cv, una soluzione che si trova perfettamente a suo agio nella ciclistica dello Scrambler, anche perché il telaio è stato debitamente rinforzato dai tecnici Ducati: insomma, ve ne siete accorti anche voi, scrivendo stiamo quasi cambiando opinione su cosa prediligere fra le cilindrate in cui viene offerto il Ducati Scrambler.
A Borgo Panigale ci scuseranno, ma la 400, in questo contesto, non la prendiamo proprio in considerazione…

Questo articolo ha un commento

  1. Paolo Ferri

    “anche perché il telaio è stato debitamente rinforzato dai tecnici Ducati”…
    ragazzi mi spiace dirvelo ma il telaio non è lo stesso dell’800… e nemmeno rinforzato… la moto è più larga di 6cm…

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